Quarta di copertina
«Luciana è andata via da Milano appena ha potuto. Sua madre dava sempre ragione a Giovanna, sua sorella. Perché Giovanna era la figlia preferita. Perché Giovanna ha un carattere impossibile. Perché Giovanna è spastica. Così Luciana si è trasferita a Bologna, dove insegna in un liceo e ha iniziato una nuova vita. Si è tinta i capelli di nero e adesso gli amici la chiamano Biancaneve. Finché, una mattina mentre è a scuola, riceve una telefonata. Deve tornare a Milano. È successo all'improvviso. Sua madre non c’è più. Lo spaesamento, il funerale, Giovanna. Giovanna che le urla contro perché non c’era, Giovanna che le chiede di fare un viaggio in onore della loro madre. La meta deve essere Stromboli, dice. Ma Stromboli per Luciana è troppo lontana, così propone di ripiegare su San Benedetto del Tronto. Tra antichi rancori e nuovi litigi, per le due sorelle inizia così un viaggio destinato a cambiare per sempre le loro vite.»
Descrizione
Romanzo scritto in prima persona dalla protagonista Luciana, sorella che si percepisce sbagliata in quanto "più fortunata" di Giovanna, disabile. La storia ripercorre le vite, romanzate, rispettivamente della madre e della zia della scrittrice, affrontando il tema della disabilità e introducendo alcuni elementi autobiografici, nello specifico - il più pervasivo - il confronto con la morte prematura della madre. Molti i riferimenti alla storia, contemporanea ai fatti, del sequestro Moro. – a cura di Gabriele Prosperi