Quarta di copertina
«Roma 1959-1968, Piazza del Popolo, il Caffè Rosati, la scuola romana dell’avanguardia dei pittori “maledetti” (Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, Mambor, Kounellis, Tacchi, Pascali): appena uscita dall’adolescenza Paola da attrice, prima aspirante poi sempre più affermata, incontra quella tempesta di “libera e gratuita creatività”, e ad essa affianca l’altra esperienza incandescente, il mondo del teatro e del cinema, e anche della televisione e delle prime pubblicità.»
Descrizione
Uno dei pochi esempi del corpus a rientrare perfettamente nel memoir.
Il testo, tuttavia, poiché alla dimensione corale e testimoniale sovrappone il racconto della relazione tra l’attrice e Renato Mambor, è a tutti gli effetti anche un’autobiografia ‘relazionale’. – a cura di Federica Piana