Quarta di copertina
«Non conosco le ragioni che spingono i registi a volermi nel cast, credo che spesso suscitiamo desideri di cui ci sfuggono le cause. La difficoltà viene dallo strumento stesso di questo mestiere: il nostro corpo. Noi non godiamo, come un musicista o un regista, di un filtro protettivo. Non dobbiamo esprimerci accarezzando la tastiera di un pianoforte, né abbiamo una macchina da presa dietro la quale rifugiarci. Dunque il limite è sfumato. Tra l’immagine e l’essere, dov’è il margine?»
Descrizione
Autobiografia ‘collaborativa’ in cui, sottoforma di intervista, Bellucci dialoga con il giovane scrittore Sbalchiero.
Il testo raccoglie tre anni di conversazioni, incentrate sulla carriera dell’attrice, le relazioni, la maternità.
Contiene un inserto fotografico. – a cura di Federica Piana