Back cover
«Nome d’arte di Maria Esther Beomonte, nel 1932 esordisce sul grande schermo nel primo grande successo commerciale di Camerini, Gli uomini, che mascalzoni!. [...] Tra le sue interpretazioni più significative, la ragazza perbene abbandonata dall’amante in Treno popolare (1933) di Matarazzo, o tradita dal fidanzato in Addio, giovinezza! (1941) di Poggioli, la cieca sfruttata da una megera di Le due orfanelle (1942) di Gallone e la generosa cameriera di Sissignora (1942), ancora di Poggioli. Negli anni ’50 si allontana dallo schermo per lavorare come arredatrice e scrittrice.»